Giuseppe Antoci


ANTOCI

Pubblicato in Legalità, Luigi Cuomo, SOS IMPRESA | Commenti disabilitati su Giuseppe Antoci

Conclusione del terzo ciclo di seminari di aggiornamento per i volontari, gli operatori ed i professionisti degli sportelli e delle associazioni antiracket e antiusura aderenti a SOS IMPRESA-RETE PER LA LEGALITÀ della Campania


SEMINARI ANTIRACKET 23 GIUGNO 2016 GIUFFRE' PICCININI_001

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ALDO CIMMINO E’ IL NUOVO PRESIDENTE DI SOS IMPRESA NAPOLI


ALDO CIMMINO

07 marzo 2016

 Aldo Cimmino è il nuovo presidente di SOS IMPRESA NAPOLI, succede a Anna Ferrara che ha rassegnato le dimissioni perché in procinto di affrontare una nuova impresa di impegno civile, partecipando alle imminenti elezioni comunali, in veste di candidata al fianco del sindaco de Magistris.

Aldo Cimmino è stato eletto nei giorni scorsi alla unanimità dai soci, che gli hanno riconosciuto tutte le competenze e le caratteristiche necessarie a continuare il lavoro che l’associazione a Napoli ha intrapreso nel 2004, anno della nascita del coordinamento napoletano di SOS IMPRESA.

La votazione si è svolta in presenza del presidente nazionale di SOS IMPRESA-RETE PER LA LEGALITÀ Luigi Cuomo che ha dichiarato “l’associazione napoletana ha compiuto un’ottima scelta nel chiedere ad Aldo Cimmino la sua disponibilità a guidare l’associazione, soprattutto in un momento tanto delicato e importante. Sono molto contento che Aldo abbia dato la sua disponibilità, a lui rivolgo un caloroso augurio di buon lavoro ed un ringraziamento sincero ad Anna Ferrara, per il lavoro da lei svolto e per la grande sensibilità dimostrata nel rispetto dello statuto e del codice etico di SOS IMPRESA in vista del suo imminente impegno politico elettorale”

Il neo presidente Aldo Cimmino ha dichiarato “ringrazio l’Associazione per aver riposto in me la fiducia, il mio sarà un impegno volto a creare reti e sinergie, in un momento così delicato ed importante per la nostra Associazione e per il movimento antimafia in generale. L’attività svolta in questi anni al fianco di Luigi Cuomo e di SOS IMPRESA – RETE PER LA LEGALITA’, come esponente napoletano dell’associazione Libera in primis e come fondatore dell’associazione Nuova Quarto Calcio per la legalità poi, mi hanno consentito di vivere l’esperienza dell’associazionismo antiracket in modo attivo e partecipativo. Con entusiasmo e passione civile accetto questa nuova sfida.”

Nei prossimi giorni sarà convocata l’assemblea generale dei soci di SOS IMPRESA NAPOLI, così da poter definire anche la nuova squadra di lavoro.

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Il Prefetto Santi GIUFFRÈ è il nuovo Commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura;


Il Consiglio dei Ministri nr. 20 del 13 giugno 2014 Su proposta del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha disposto un nuovo movimento dei Prefetti.
Santi GIUFFRÈ è stato nominato Commissario straordinario del Governo per il Coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura;

santi Giuffrè

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Alcuni imprenditori fingevano di denunciare il racket per avere benefici immeritati da parte dei comuni della Campania


CASERTA FINTE DENUNCE ANTIRACKET
CORRIERE_22APR2014_IL_DEPISTAGGIO_DEI_CASALESI_FALSE_DENUNCE_CONTRO_RACKET
MATTINO_22APR2014_FINTE_DENUNCE_AL_CLAN_IN_CAMBIO_DI_APPALTI
REPUBBLICA_22APR2014_L_ANTICAMORRA_DEI_CAMORRISTI

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NUOVA QUARTO PER LA LEGALITÀ PREMIATA DA PSICHIATRIA DEMOCRATICA


Vico Equense NA 5 aprile 2014
Questa mattina a Vico Equense Luca Catalano ed io abbiamo partecipato alla fase finale del congresso di Psichiatria Democratica per ritirare il premio che questa associazione, che festeggia i suoi primi 40 anni di vita, ha voluto offrire alla “Nuova Quarto Calcio per la Legalità”. La targa è stata consegnata da don Luigi Ciotti che ha dichiarato che presto sarà a Quarto per incontrare la squadra e i tanti cittadini onesti della città. Grazie al segretario nazionale di Psichiatria Democratica dott. Emilio Lupo al quale abbiamo chiesto una visita speciale per me e Luca.
VICO EQUENSE PREMIO PSICHIATRIA DEM DON CIOTTI 05 04 2014 2

VICO EQUENSE PREMIO PSICHIATRIA DEM DON CIOTTI 05 04 2014 3

VICO EQUENSE PREMIO PSICHIATRIA DEM DON CIOTTI 05 04 2014

VICO EQUENSE PREMIO PSICHIATRIA DEM DON CIOTTI 05 05 04 2014

VICO EQUENSE PREMIO PSICHIATRIA DEM DON CIOTTI 06 05 04 2014

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IMMAGINI DI LEGALITÀ DI FINE 2013


QUARTO NO VIOLENZA

SEMINARI LEGALIA A QUARTO

manifesto 11 dic13

PREMIO PAOLO BORSELLINO

MANIFESTO ANTIRACKET COMUNE DI NAPOLI

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ASSEMBLEA NAPOLETANA ANTIRACKET E ANTIUSURA NO PROFIT


definitivo antiracketeusura 70x100 new_Fab (2)
A DOCUMENTO IN BOZZA
SOS IMPRESA IN ASSEMBLEAAgevolazioni a chi denucnia

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Fuorigrotta Vittime due imprenditori titolari di alcune agenzie di scommesse nel quartiere – Pizzo per i Troncone, 6 arresti


PRIMA PAGINA ARRESTI CLAN TRONCONE
FUORIGROTTA RACKET STRONCATO CLAN TRONCONE 18 09 2013
FUORIGROTTA TRONCONE RACKET E RICICLAGGIO SLOT MACHINE 18 09 2013
FUORIGROTTA RACKET ARRESTI CLAN TRONCONE

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PIANURA FAIDA RAID OMICIDI ED ARRESTI estate 2013


PIANURA COSI SONO STATI INCASTRATI MELE 10 08 2013

PIANURA INDAGINI SU PRATICHE ASSEGNAZIONE 10 08 2013

PIANURA I MELE SFRATTANO FAMIGLIA 10 08 2013

FAIDA A PIANURA

PIANURA ARRESTATI I FRATELLI MELE 09 08 2013

PIANURA MASSACRATO BOSS DEI MELE

PIANURA UCCISO UOMO DEI MELE 08 08 2013

PIANURA ucciso musichiere

PIANURA BLITZ 23 ARRESTI 24 07 2013
PIANURA SCACCO AI CLAN 24 07 2013

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PIANURA BLITZ ANTICAMORRA 23 ARRESTI CLAN LAGO E MARFELLA


PIANURA 21 IN MANETTE 06 07 2013PRIMA PAGINA 06 07 2013
PIANURA BLIZ FUGGITO TOMMASELLI 06 07 2013PIANURA BLIZ FAIDA DI CAMORRA 23 ORDINANZE 06 07 2013PIANURA BLIZ PIANURA K E RACKET AL FRATELLO DI UN POLIZIOTTO 06 07 2013PIANURA BLIZ GUERRA DOPO SCARCERAZIONI 06 07 2013PIANURA BLIZ DROGA DUE ARRESTI DI DONNE 06 07 2013PIANURA CUOMO CACCIARE PAURA
PIANURA INTERCETTAZIONI CLAN LAGO MARFELLA 26 07 2013
PIANURA INTERCETTAZIONI CLAN LAGO MARFELLA 26 07 2013
PIANURA 21 IN MANETTE 06 07 2013

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Denuncia usuraio processo al palo: il negozio all’asta – Commerciante rovinato dagli strozzini il procedimento è bloccato da due anni


DENUNCIA USURAIO PERDE LA CASALE VITTIME DI USURA DENUNCIANO E LA PROCURA E’ FERMA

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PIANURA – Allarme droga armi e sale giochi.


PIANURA DROGA E ARMI 16 MAGGIO 2013PIANURA DROGA E ARMI 16 MAGGIO 2013PIANURA GIRAVANO ARMATI DUE ARRESTIPIANURA GIRAVANO ARMATI DUE ARRESTIPIANURA DROGA  VIA CANNAVINO DUE ARRESTIPIANURA DROGA VIA CANNAVINO DUE ARRESTI

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LA FANFARA DEI BERSAGLIERI A QUARTO IL 18 MAGGIO 2013


FANFARA A QUARTO LOCANDINAFANFARA A QUARTO LOCANDINA

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Favoloso poker del Quarto – Il sogno Eccellenza è realtà


QUARTO TIONFO 06 05 2013QUARTO FAVOLOSO POKER 06 05 2013QUARTO FAVOLOSO POKER 06 05 2013QUARTO TIONFO 06 05 2013

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Eccellenze per legalità e informazione: targhe a Lucarelli, Coppola e Verna


Premiati il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania e i due cronisti sportivi della Rai

GRAN FONDO DEL VOLTURNO PREMI A NAPOLI 04 05 2013

GRAN FONDO DEL VOLTURNO PREMI A NAPOLI 04 05 2013

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Domani super sfida tra la Nuova Quarto Calcio per la Legalità e la Frattese per la promozione in Eccellenza


QUARTO LA SFIDA DI DOMANI

NAPOLI (rs) – Domani pomeriggio, alle ore 16.30, allo stadio Giraud di Torre Annunzia, Quarto e Frattese si misureranno nella partita che vale l’intera stagione. La squadra di Frattamaggiore, allenata dal tecnico Teore Grimaldi, infatti, contenderà al Quarto la promozione nella massima categoria regionale. Le due squadre, inserite nel raggruppamento A del torneo di Promozione, dopo un lunghissimo testa a testa, hanno chiuso la regular season a pari punti. Le 34 gare a disposizione non sono state sufficienti per stabilire chi deve andare in Eccellenza per la porta principale. Entrambe meriterebbero di andare in Eccellenza, anche perché le due squadre nel corso nella stagione hanno dimostrato di possedere tutti i requisiti giusti per fare bene anche in una categoria superiore della Promozione. Il Quarto sulla carta è una squadra che si presenta un po’ più matura dal punto di vista del cinismo, rispetto alla Frattese, ma c’è da rilevare che la società di Frattamaggiore ha compiuto un grosso miracolo sportivo. Fino alla stagione passata, infatti, il calcio non esisteva a Frattamaggiore, ma ad iniziare dall’estate scorsa, una cordata di imprenditori locali ha avuto il merito di allestire in poche settimane una squadra. In poco tempo la società nerostellata ha messo su un gruppo formato da giocatori esperti miscelati con la freschezza e la voglia di mettersi in mostra dei giovani, ed il risultato è stato straordinario perché la Frattese alla fine è sempre stata affiancata al Quarto, squadra che a sua volta la scorsa estate era stata allestita con la chiara intenzione di ritorno in Eccellenza, dopo la delusione incassata per la retrocessione avvenuta con la sconfitta nel play out. Un plauso va al tecnico Teore Grimaldi che è stato capace di riuscire a tirare ad ogni singolo giocatore il massimo delle potenzialità. La Frattese, infatti, per l’intero arco della stagione ha sempre espresso un ottimo gioco, dimostrando di farsi apprezzare in tutti i campi della categoria. La sfida contro il Quarto non si annuncia passeggiata, ma a questo punto, la comitiva del presidente Pellino ha il dovere di crederci, anche perché in una partita secca può saltare fuori qualsiasi risultato. La squadra che perderà lo spareggio, si giocherà il salto in Eccellenza attraverso il play off finale, anche perché sia Quarto che Frattese classificandosi con un distacco maggiore di dieci punti sulle inseguitrici, sono ufficialmente seconde.
LA SUPER SFIDA DI DOMANI 04 05 2013

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DOMENICA 5 MAGGIO 2013 A TORRE ANNUNZIATA, PARTITA DI SPAREGGIO TRA “NUOVA QUARTO CALCIO” – “ATLETICO BOSCO FRATTESE”


SIETE TUTTI INVITATI Continua a leggere

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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 9 aprile 2013 Nomina della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Quarto.

Questa galleria contiene 1 immagine.


IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto, in data 20 agosto 2012, con il quale, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lett. b), n. 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio comunale di Quarto e’ … Continua a leggere

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ASSOCIAZIONE ANTIRACKET QUARTO, LEGALITÀ’ E’ SVILUPPO 19 04 2013


( foto Enzo Torre )
Quarto antiracket, foto di gruppo
Quarto foto Vescovo Pozzuoli e prefetto antiracket
QUARTO ANTIRACKET BUSA VESCOVO POZZUOLI PREFETTO BELGIORNO
QUARTO ANTIRACKET TAGLIO DELLA TORTA

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Il battesimo dell’associazione antiracket di Quarto si è tenuto qualche ora dopo il festeggiamento del “compleanno” dell’ente associativo di Pianura, che nella giornata di ieri ha compiuto 10 anni di attività antiusura sul territorio.


QUARTO NATA ASSOCIAZIONE ANTIRACKET
QUARTO PRESENTATA ASSOCIAZIONE ANTIRACKET 20 04 2013
‘Legalità è sviluppo’, Quarto dice no al racket
di Tiziana Casciaro
QUARTO – Nella giornata di ieri il movimento antiracket si è arricchito in Campania di una nuova realtà associativa. E’ stata presentata, infatti, presso la parrocchia Gesù Divin Maestro di via Marmolito, l’associazione antiracket e antiusura ‘Quarto, legalità è sviluppo’. L’evento ha visto gli interventi di numerose personalità, quali: il vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella; il presidente della neonata associazione antiracket quartese, Domenico Brescia; il commissario regionale antiracket e antiusura, Franco Malvano; il presidente nazionale di Sos Impresa, Lino Busà; il commissario straordinario di Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, Elisabetta Belgiorno. Presenti inoltre, il prefetto di Napoli, Francesco Antonio Musolino; i vertici provinciali delle forze dell’ordine; il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia; il dirigente della Nuova Quarto Calcio per la Legalità, Luigi Cuomo e numerose associazioni del territorio. Il vescovo Pascarella si è rivolto al pubblico in sala, riportando l’esempio di don Pino Puglisi, sacerdote freddato dalla mafia nel 1993 per aver dedicato interamente la sua vita alla fede e alla legalità con l’intento di migliorare l’ambiente nel quartiere palermitano di Brancaccio. “Padre Puglisi non si piegò a nessuno, ma lottò per la sua gente contro la politica degli interessi – ha affermato – L’opera della Chiesa è proprio quella di scardinare nel popolo i pregiudizi legati alla giustizia e alle istituzioni; non si può tacere di fronte a ciò che frena lo sviluppo del territorio. La Diocesi di Pozzuoli ribadisce il suo impegno per diffondere la cultura della legalità con tutti gli strumenti messi in campo; in questo periodo così difficile servono segni di speranza, come quello della neonata associazione di Quarto”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente nazionale di Sos Impresa, Lino Busà, che ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra per ottenere risultati soddisfacenti su tale fronte. “L’associazione antiracket di Quarto è la cinquantaduesima ad aderire alla Rete per la Legalità – ha asserito – La Nuova Quarto Calcio è uno dei tanti esempi positivi che sta creando concretezza e sta contribuendo a liberare il territorio”. A concludere i lavori le parole di Belgiorno: “Ogni nuova associazione rappresenta l’avvio di una nuova speranza. In questo caso a
Quarto coincide non solo con l’attività decennale dell’associazione antiracket di Pianura, ma anche con l’insediamento della commissione straordinaria – afferma – bisogna dare risposte in tempi brevi, tagliando le pedanterie burocratiche. Dobbiamo organizzare speranza e fiducia in territori come quello di Quarto”

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QUARTO PRESENTATA L’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET


QUARTO PRESENTATA L’ASSOCIAZIONE ANTIRACKET

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La Carovana Antimafia ‘invade’ Quarto


marca antimafia a Quarto
QUARTO INVASA DALLA CAROVANA ANTIMAFIA 16 04 2013
QUARTO INVASA DALLA CAROVANA ANTIMAFIA 16 04 2013

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Squadra antiracket nuove intimidazioni: a fuoco la rete di una delle porte del campo


Quarto nuovo danno allo stadio 07 0 42013<

L’episodio scoperto questa mattina. Ieri la squadra aveva giocato e vinto nel campionato di Promozione.
Nello Mazzone – ILMATTINO ONLINE 07 04 2013
Quarto. Poche ore dopo la vittoriosa gara casalinga contro il Mondragone nel sabato pomeriggio ribattezzato «Sabato di legalità: diamo un calcio alla camorra», la squadra antiracket della Nuova Quarto ha subito l’ennesimo raid: la notte scorsa è stata bruciata la rete di una delle due porte.

La scoperta è stata compiuta stamattina dai dirigenti del sodalizio calcistico, che milita nel campionato Promozione e che è stato confiscato al clan camorristico dei Polverino. Sull’episodio, l’ennesimo di una saga infinita condita da furti e danneggiamenti, indagano i carabinieri della tenenza di Quarto.

Una informativa è stata inviata anche al comando provinciale dei carabinieri e in procura. La squadra della Nuova Quarto per la Legalità sta combattendo la sua duplice gara: sul campo di calcio per centrare la promozione in Eccellanza; al di fuori del terreno di gioco per testimoniare l’impegno anticamorra in un territorio il cui Consiglio comunale è stato sciolto per presunte infiltrazioni camorristiche appena prima di Pasqua.

«Ci risiamo – sbotta Gigi Cuomo, presidente della Nuova Quarto Calcio per la Legalità e referente di Sos Impresa – Siamo vittima di un altro atto intimidatorio, con i nodi delle porte bruciati da un mozzicone di sigaretta. In questi ripetuti raid c’è una cadenza preoccupante, con la quale forse questi ignori ci vogliono ricordare che loro ci sono sempre e che vogliono continuare a dettare legge. Ma ma non ci faremo intimidire, anzi andremo avanti e sul campo del Quarto il 15 aprile farà tappa la Carovana internazionale antimafia e poi andremo in delegazione a Città della Scienza, mentre il 19 aprile inaugureremo lo sportello antiracket cittadino».

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Il Commissario straordinario di Governo per il coordinamento delle attività antiracket e antiusura Prefetto Elisabetta Belgiorno a Pianura


Il Commissario straordinario di Governo Prefetto Elisabetta Belgiorno a Pianura

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Pianura, dieci anni di antiracket 2003 – 2013


PIANURA 10 ANNI DI ANTIRACKET

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INVIATO SPECIALE RADIO RAI 1 del 23 febbraio 2013


artworks-000041430357-xkyno0-t200x200“L’inviato Speciale” – Anche il primo canale di Radio RAI, sulla scia di quanto realizzato dai canali televisivi nazionali, ha realizzato un dossier sulla squadra di calcio del Quarto per la legalità. Nella trasmissione radiofonica di Radio 1, “l’inviato speciale” trasmessa nella giornata odierna, si è parlato del “fenomeno” e degli ultimi eventi anche di quelli intimidatori, della squadra di calcio del quarto, passata nelle cronache quotidiane dell’informazione, anche a carattere nazionale.

Intervistati nella trasmissione: Luigi Cuomo; il magistrato Antonello Ardituro; Eugenio Iannicelli.
FOTO RADIO 1

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NUOVA QUARTO CALCIO PER LA LEGALITÀ’ SUL TG1 DELLE 20.00 IL 17 FEBBRAIO 2013


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VERTICE SULLA SICUREZZA A QUARTO TRA IL COMMISSARIO PREFETTIZIO E LA DIREZIONE DELLA NUOVA QUARTO CALCIO PER LA LEGALITÀ


nuova quarto calcio per la legalitàDue telecamere saranno installate nell’area dello stadio Giarrusso di Quarto per fronteggiare i continui raid vandalici che vengono effettuati e che prendono di mira periodicamente la squadra dell’antiracket, Nuovo Quarto calcio per la Legalità.

Si è tenuto stamane al Comune di Quarto, il previsto incontro tra il Commissario Prefettizio Vincenzo Greco e il dirigente unico della Nuova Quarto Calcio per la Legalità, Luigi Cuomo, alla presenza del Comandante della Polizia Municipale di Quarto, Castrese Fruttaldo.
Oggetto della riunione organizzata a seguito dell’ennesimo raid vandalico perpetrato ai danni dello Stadio Comunale Giarrusso e della Nuova Quarto Calcio era la verifica della possibilità di dotare lo stadio cittadino di un sistema di videosorveglianza.
Dalla riunione è emersa la possibilità di dotare la struttura comunale di alcune telecamere sfruttando il sistema di video-sorveglianza adottato grazie al progetto “Occhio Vigile” che, con fondi regionali, ha previsto l’istallazione di 16 telecamere su tutto il territorio cittadino; due di queste interesserebbero l’area dello stadio: una posta su via Dante Alighieri e l’altra posta in via Dorando Petri ovvero le due vie di accesso al Giarrusso.
“Ringraziamo il Commissario Prefettizio che sin dal suo insediamento ci è stato vicino dandoci il massimo supporto sia istituzionale che materiale. Le Istituzioni, le Forze dell’Ordine, le Associazioni e la Politica ci hanno dimostrato solidarietà concreta in questi mesi; confidiamo che al sostegno del Comune ora si aggiunga quello della città e dei quartesi onesti che sinora si sono rivelati troppo distratti ed indifferenti alle sorti della loro squadra di calcio e al simbolo di cambiamento che questa squadra vuole rappresentare – commenta Luigi Cuomo che lunedì prossimo è atteso da un importante incontro programmatico con il Prefetto Elisabetta Buongiorno, Commissario Straordinario di Governo Antiracket e Antiusura.
“Con la dottoressa Buongiorno affronteremo l’importante questione della sicurezza del Giarrusso; grazie al suo intervento potremmo presentare la richiesta di accesso ad un PON da un milione di euro circa per la messa in sicurezza dello Stadio Giarrusso ” – spiega Cuomo.

http://quartonews.it/index.php/cronaca-2/417-vertice-sulla-sicurezza-videosorveglianza-al-giarrusso

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Napoli, raid contro la squadra anticamorra: rubati tutti i trofei


Quarto calcio antiracket raid mafioso
di Nello Mazzone
QUARTO – Nuovo inquietante raid ai danni della squadra di calcio anticamorra Nuova Quarto Calcio per la Legalità: la notte scorsa ignoti sono penetrati negli uffici della segreteria del club, all’interno dello stadio comunale «Castrese Giarrusso», rubando trofei e coppe vinte dalla squadra antiracket confiscata al clan Polverino e divenuta paradigma della lotta alla camorra.

Tra i trofei rubati anche quello del Torneo della Legalità e un gagliardetto della squadra dei magistrati dell’Anm, che partecipò a fine dicembre scorso al torneo insieme a Libera alla squadra dell’ordine dei giornalisti della Campania. Secondo le prime indagini condotte dai carabinieri della tenenza di Quarto agli ordini del maresciallo Antonio Flore, sono stati almeno in quattro a mettere a segno il furto.

«Non sappiamo chi abbia fatto tutto questo – dice Gigi Cuomo, presidente della Nuova Quarto Calcio Legalità – Ma una serie di circostanze ci inducono a pensare che sia un chiaro messaggio diretto alla nostra squadra antiracket. Hanno lasciato computer e stampante, per rubare cose di scarso valore economico, ma dal grande valore simbolico di legalità. Noi andremo avanti e ora speriamo che l’intera città di Quarto isoli questi personaggi».

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/quarto_squadra_anticamorra_rubati_trofei/notizie/247293.shtml

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PRESENTATO LO SPORTELLO CONTRO RACKET E USURA, ANCHE BACOLI HA IL SUO “AMICO GIUSTO”


la sala“Creare una rete di legalità per combattere il sistema camorra”. E’ l’impegno sottoscritto questa mattina dal Sindaco Ermanno Schiano che ha firmato il protocollo d’intesa del progetto “L’amico Giusto, insieme liberi dal racket e dall’usura” per l’apertura nel Comune di Bacoli di uno sportello contro racket e usura, fenomeni legati alla criminalità organizzata molto presenti e diffusi in città, come confermano le recenti richieste di aiuto agli sportelli di prevenzione della Diocesi di Pozzuoli. La firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Bacoli, la “Fondazione Paulus” fondata dal Vescovo Monsignor Gennaro Pascarella ed il coordinamento regionale della Campania di “SOS Impresa-Rete per la legalità”, è arrivata durante la conferenza stampa tenutasi nella Casina Vanvitelliana alla quale hanno partecipato il Primo cittadino di Bacoli, il coordinatore nazionale di “Sos Impresa” Luigi Cuomo, il presidente nazionale della “Rete per la Legalità” Lorenzo Diana e il commissario del coordinamento regionale antiracket e antiusura Franco Malvano. All’incontro, moderato dalla giornalista Margherita Salemme, erano presenti responsabili delle forze dell’ordine, dirigenti scolastici, parroci e rappresentanti del mondo dell’associazionismo. «Bisogna combattere la cultura del silenzio ed arrivare prima che le vittime di turno finiscano nelle mani degli estorsori – ha dichiarato il Sindaco Ermanno Schiano – Su un territorio difficile come il nostro bisogna evitare che alcuni soggetti mettano le mani su obiettivi appetibili. L’istituzione di uno sportello antiracket e antiusura a Bacoli è stata una scelta fortemente voluta da questa amministrazione per creare una rete di legalità sul territorio. Già in passato ci siamo costituiti parte civile insieme alla Regione e alle associazioni per dare sostegno ad un imprenditore finito nella morsa del racket e dell’usura e come in quell’occasione siamo pronti a sposare nuove battaglie nel segno della legalità». L’obiettivo che il progetto “L’Amico giusto” intende perseguire è la creazione di un servizio pubblico permanente di prevenzione e contrasto al racket e all’usura a favore delle famiglie e delle micro, piccole e medie imprese. Un servizio gratuito che garantirà attività di accompagnamento alla denuncia e in tutte le fasi successive comprese quelle processuali. Lo sportello antiracket e antiusura nascerà a “Villa Ferretti”, bene confiscato alla malavita locale e simbolo della lotta alla camorra. «Andiamo a realizzare una struttura di servizio pubblico di assistenza, aiuto e prevenzione in un territorio che per la criminalità può rappresentare un’opportunità come nel caso del progetto “Grandi Laghi” – denuncia Luigi Cuomo di Sos Impresa – Bacoli purtroppo non è un’isola felice e noi da tempo stiamo seguendo molti bacolesi vittime di condizionamenti camorristici». «Il numero di chi denuncia è bassissimo – ha aggiunto Lorenzo Diana, presidente della “Rete per la Legalità” – e noi dobbiamo porre le basi e dare strumenti adatti ai cittadini di Bacoli che dovranno sapere con chi poter parlare e a chi rivolgersi. Scuole e parrocchie possono aiutare a seminare una nuova cultura della legalità» Infine, durante il suo intervento, il commissario regionale antiracket e antiusura Franco Malvano ha annunciato nuovi finanziamenti per la lotta contro il fenomeno: «La Regione Campania ha stanziato un milione e 300 mila euro per i progetti antiracket e antiusura per gli enti locali. Finalmente si respira un’aria nuova e noi fortunatamente abbiamo molti strumenti per combattere il fenomeno ed aiutare le vittime».
la firma del protocollo
Addetto stampa
Gennaro Del Giudice
3475165540

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ATTENTATO AL NEGOZIO DELLA PRESIDENTE DEI COMMERCIANTI DI PONTICELLI


BOMBA CONTRO NEGOZIO ANNA FERRARALIBERA SOLIDALE CON ASSOPONTICELLIBOMBA CONTRO NEGOZIO DI ANNA FERRARABOMBA A PONTICELLI AUTORI FILMATIPONTICELLI BOMBA DI CAPODANNO A ANNA FERRARA 03 01 2013

PONTICELLI IL SINDACO DAI COMMERCIANTI 04 01 2013

PONTICELLI BOMBA A ANNA FERRARA RIPRESE DA TELECAMERA 04 01 2013

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VILE ATTENTATO AL NEGOZIO DI ANNA FERRARA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DEI COMMERCIANTI DI PONTICELLI


VILE ATTENTATO ALLA PRESIDENTE DELL

LIBERA SOLIDALE CON ASSOPONTICELLI

VILE ATTENTATO ALLA PRESIDENTE DELL

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RACKET DEL CARO ESTINTO, NUOVO ALLARME DELL’OSSERVATORIO PER LA LEGALITÀ


CARO ESTINTO BUSINESS SENZA CONTROLLI

RACKET DEI FUNERALI 29 12 2012

RACKET DEI FUNERALI STOP AGLI ILLEGALI 29 12 2012

http://www.napolicittasociale.it/portal/news/2650-racket-del-caro-estinto-%E2%80%9Cin-crescita-le-imprese-funebri-gestite-dai-clan%E2%80%9D.html

http://www.julienews.it/notizia/cronaca/stop-al-racket-del-caro-estinto/290498_cronaca_3.html

http://www.retesei.com/2012/45132.html

http://www.radiosiani.com/index.php/magazine/web-giornale/cronaca/item/2654-campania-concorrenza-sleale-nel-settore-funebre

http://www.periferiamonews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1698:a-napoli-in-regola-solo-5-imprese-funebri-su-70&catid=25:cronaca&Itemid=27

http://www.lunaset.it/news/58404/osservatorio-applicare-legge-nel-settore-funebre

http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_funerali_tasse_racket/notizie/240998.shtml

http://www.sanniopress.it/?p=28857

http://www.napolivillage.com/Napoli/cronaca-racket-caro-estinto-a-napoli-solo-5-imprese-su-70-sono-in-regola.html

http://www.videocomunicazioni.com/cronaca/losservatorio-per-la-legalita-chiede-subito-una-legge-nel-settore-funebre.html

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Economia, finanziamenti e criminalità nei Campi Flegrei Intervista a Luigi Cuomo


Nella foto di Angelo Greco, l`inaugurazione dello sportello nel Mercato Ittico. Cuomo è il secondo da sinistra.

Dall’accordo di programma “Più Europa” tra Regione Campania e Comune di Pozzuoli del valore di 25 milioni di euro e i finanziamenti stanziati dalla Provincia di Napoli, altri 500 mila euro che interesseranno i territori di Bacoli e Cuma, quali rischi si prefigurano e quali cautele è necessario assumere per contrastare il pericolo di infiltrazioni camorristiche nella gestione di tali fondi pubblici?

Intanto va detto che la pioggia di milioni, come dici tu, ammonta complessivamente a 60 milioni di euro, coinvolge tutti i Comuni dell’area flegrea e rappresenta sicuramente una cifra molto importante. È una grandissima opportunità per il rilancio e la riqualificazione di quest’area della provincia di Napoli, ma è anche un banco di prova per tastare la capacità che hanno oggi le amministrazioni comunali ma io dico di più, è un banco di prova anche per i cittadini e le imprese perché fungano da argine ai fenomeni di corruzione e infiltrazione camorristica nei lavori pubblici.
Tutto questo rappresenta innanzitutto una sfida e necessita del controllo necessario perché questi grandi progetti, sulla carta, siano poi realizzati, nei tempi, nei modi e con la qualità e la sicurezza che richiedono. I cittadini flegrei non potranno lamentarsi dopo, perché oggi hanno l’opportunità, prima, di vigilare, non solo, ma di chiedere di essere presenti nelle fasi di realizzazione, di affidamento degli incarichi e via discorrendo.
Io so che su questa grande opportunità c’è una grandissima attenzione, anche da parte degli organismi istituzionalmente preposti al controllo ma non basta. Il vero controllo è quello alla base. Ciò che si vede con i proprio occhi e con le proprie orecchie deve essere da stimolo alla bocca perché parli e non taccia. Chi sa di scorrettezze o infiltrazioni camorristiche deve avere anche il coraggio di denunciare i collegamenti tra criminalità organizzata e corruzione. Poi ci saranno le sedi opportune nelle quali, in assoluta sicurezza e con la dovuta discrezione, queste denunce possono essere rivolte. Però i cittadini saranno i principali responsabili di come verranno spesi questi sessanta milioni di euro.

Come dev’essere interpretata, a tuo parere, la connessione criminalità organizzata e corruzione e come incidono sull’economia?

Soprattutto nelle nostre terre, camorra e corruzione sono due facce della stessa medaglia. Non ci sarebbe corruzione se non ci fosse camorra e non ci sarebbe camorra se non ci fosse corruzione. E sono due tasse occulte che insieme drenano una rendita parassitaria sugli investimenti, che danneggiano i cittadini e non solo le imprese e le amministrazioni. La corruzione nella pubblica amministrazione è la prima fase dell’inquinamento e la camorra viene subito dopo. La vigilanza, quella dei cittadini a cui facevo riferimento prima, non deve guardare solo ad una parte ma deve essere capace, con coraggio e dignità, a rivolgersi anche all’altra parte. I cosiddetti colletti bianchi, gente insospettabile, che non vedremo mai con la coppola e la lupara, e che godono anche di un rispetto e di un decoro pubblico che invece non meritano.

A che punto è, secondo te, il livello di sensibilizzazione dei cittadini flegrei su questi temi? Quali strumenti è necessario mettere in campo perché si concretizzi quel controllo dal basso di cui parlavi?

Questo è un territorio di lavoratori. Questa caratteristica, che negli ultimi dieci anni è stata offuscata dalla mala politica e dalla camorra in particolare, oggi è invece rafforzata sia dalle inchieste della magistratura, che hanno indebolito la pressione mafioso su questo territorio, sia dalle molteplici iniziative sociali che sono messe in campo, per esempio da Libera e dalla stessa S.O.S. Impresa. Un grosso contributo in tal senso lo deve anche dare l’informazione, come sempre, perché le cose che si sanno esistono e quelle che non si sanno non esistono. Bisogna distruggere la migliore amica delle mafie e della camorra che è l’omertà. Mettere alla luce del sole i fatti di corruzione politica e di criminalità perché passino al vaglio dell’indignazione popolare e quindi anche attraverso quello delle forze dell’ordine e della magistratura. Io mi auguro, e contribuirò anche personalmente, che vi siano moltissimi momenti di dibattito e confronto.

Certo la sensibilizzazione è importante però l’economia è in piena crisi…

Certo, la crisi economica generale che sta attraversando il Paese è grave e qui, dalle nostre parte, lascia il segno. La pioggia di milioni di cui tu prima mi chiedevi può certamente alleggerire il peso della crisi, da un lato, anche perché rappresentano una prospettiva di sviluppo di questo territorio e quindi c’è tutto l’interesse a vigilare che non siano sottoposti a condizionamenti mafiosi. Per fare un esempio, tutte le risorse destinate alla riqualificazione del Rione Terra di Pozzuoli, se vanno realmente a segno, saranno una grande opportunità di sviluppo, di occupazione e di lavoro vero. La crisi economica, però, dovrebbe essere un momento di maggiore vigilanza da parte di cittadini e imprese locali e non certamente un pretesto per gettare le armi, anzi.

Infatti S.O.S. Impresa non si arrende, e di qualche settimana fa la costituzione di uno sportello antiracket nel Mercato Ittico di Pozzuoli, che è stato, tristemente, luogo simbolo dell’economia martoriata dagli interessi camorristici. È un segnale importante…

Di segnali nell’ambito dell’area flegrea ne stiamo dando molti. Da Pozzuoli siamo giunti a Quarto e siamo poi ritornati a Pozzuoli. Adesso ci estenderemo a Bacoli. L’impegno di S.O.S. Impresa, però, non è cavalleresco, non c’è il cavaliere bianco che risolve il problema, ma rappresenta, piuttosto, un tentativo di coagulo delle forze migliori di questo territorio. Anche lo sportello antiracket a Pozzuoli, che ha come sede il mercato ittico, rappresenta uno di questi tentativi.

Dal tuo osservatorio privilegiato, di lotta al fenomeno delle estorsioni, quelle stesse che consentono, tra gli altri illeciti proventi, l’accumulazione criminale di capitali, come si inserisce in questo discorso il riutilizzo sociale dei beni confiscati? Che apporto possono dare al risanamento dell’economia inquinata dalla mafie?

I beni confiscati e il riutilizzo sociale degli stessi, potrebbero dare un contributo importante ma c’è un problema legato alla normativa. Ritengo che sia deficitaria e dovrebbe offrire, invece, la possibilità di un riutilizzo immediato e che sia compatibile con le esigenze economiche e che non possono essere affrontate solamente alle associazioni. Chi deve gestire il bene, dunque, deve essere un soggetto che naturalmente riesca a far uscire, da quella gestione, il ristoro delle spese. Purtroppo molto spesso si assiste a richieste che sono fondate solo su ausilio di fondi pubblici incapaci di per se di garantire continuità anche alle attività sociali stesse. Inoltre quando un bene confiscato è palesemente abusivo, quindi acquistato e costruito non solo con proventi illeciti ma contro le norme urbanistiche o di tutela del paesaggio, il coraggio sta nell’abbatterlo, ripristinando lo stato dei luoghi. A Bacoli, per esempio, lo scandalo è rappresentato da questo bene confiscato e sito in Via Bellavista che viola una serie di vincoli paesistici e deve essere abbattuto. Poi rimane un’area che deve essere certamente restituita ai cittadini. Insomma ci vuole più coraggio in tale campo. C’è il rischio che la grande opportunità rappresentata dal riutilizzo sociale dei beni confiscati e dunque dai progetti di economia sociale che contrastano l’economia criminale, diventi un tremendo fallimento.

http://www.liniziativa.net/news/?id_news=1641

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Racket, i clan stabiesi impongono la tredicesima – Raffica di segnalazioni dei commercianti: noi assediati, aiutateci o dovremo chiudere


CASTELLAMMARE RACKET SERVE ASSOCIAZIONE 09 12 2012

CASTELLAMMARE. «La camorra stabiese trova linfa vitale nello stato d’instabilità politica vissuto da diversi anni in città». Luigi Cuomo, leader nazionale di Sos Impresa e presidente della squadra di calcio anti–racket del Quarto, ribadisce l’invito agli  imprenditori a denunciare le vessazioni della camorra. Nonostante gli arresti, a Castellammare i clan sembrano aver ripreso l’attività estorsiva. Come si contrasta questo fenomeno? «La camorra è aiutata sicuramente dall’instabilità politica,che porta i cittadini ad avere meno fiducia nelle istituzioni cittadine. Nel 2006, insieme a Tano Grasso, firmai al Comune un protocollo d’intesa per dare vita a un’associazione antiracket, ma quel progetto è rimasto lettera morta. È ora di voltare pagina». Ritiene che ci siano le condizioni per farlo? «La voglia di ribellarsi è forte, per questo credo che costituire un’associazione antiracket in questa zona sia una necessità. Spesso e volentieri infatti le denunce e le segnalazioni  anonime non portano ad alcun risultato. Per questo motivo il nostro auspicio è che quanto prima i commercianti e gli imprenditori stabiesi, vessati  dalla camorra, possano collaborare con le forze dell’ordine per assestare un duro colpo ai signori del racket». Ma l’emergenza non tocca solo Castellammare. Anche dai Lattari, infatti, sono arrivate segnalazioni anonime di richieste estorsive. Si può pensare a un’unica associazione che raggruppi più comuni? «Un’unica associazione non riuscirebbe a captare le esigenze di un territorio molto vasto come quello dell’area stabiese. Sarebbe auspicabile invece dar vita a più esperienze di attività antiracket, in modo da affrontare con decisione il problema nei singoli comuni».  (fr.fu.)

 

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IL PRESIDENTE DELLA CAMERA ON.LE FINI A QUARTO PER DARE SOSTEGNO ALLA SQUADRA ANTIRACKET


QUARTO FINI IN CAMPO CON LA SQUADRA ANTIRACKET

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Fini «in campo» a Quarto accanto alla squadra anticamorra


Fini «in campo» a Quarto accanto alla squadra anticamorra.

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Fini «in campo» a Quarto accanto alla squadra anticamorra


http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2012/22-novembre-2012/fini-quarto-accanto-squadra-anticamorra–2112830694728.shtml

«BLANDE» LE CONTESTAZIONI DEI MANIFESTANTI DELLA DISCARICA DEL CASTAGNARO

Il presidente della Camera incontra la «Nuova Quarto Calcio per la legalità», testimonial di iniziative antiracket. Incontro con una delegazione di lavoratori della IperCoop.

NAPOLI – Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha incontrato a Quarto centro dell’ area flegrea, dirigenti e giocatori della «Nuova Quarto per la legalità», squadra di calcio che gioca nel campionato di Promozione e che fa da testimonial alle iniziative anti-racket. Fini si è intrattenuto sul terreno del campo sportivo «Giarrusso», dove gioca la squadra facendosi fotografare con i giocatori e si è informato delle iniziative in corso da parte dell’ associazionismo anti-racket.

Presenti anche il pm della Procura di Napoli Antonello Ardituro, socio del club, che ha adottato il modello dell’ azionariato diffuso, tra i promotori della «Nuova Quarto per la legalità», ed una delegazione del Pd guidata dal deputato Salvatore Piccolo. La visita di Fini è stata protetta da forti misure di sicurezza per l’annuncio di manifestazioni da parte dei Centri sociali e dei manifestanti anti-discarica del Castagnaro. Un doppio filtro di accesso al campo sportivo è stato creato da polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Ma i manifestanti, poche decine di studenti ed alcuni aderenti ai Carc (Comitato per la resistenza comunista) si sono limitati a sventolare bandiere e ad esporre uno striscione con la scritta «No schiavi». Il presidente della Camera ha incontrato una delegazione di lavoratori della IperCoop di Quarto il cui posto di lavoro è a rischio.

Il club alle porte di Napoli impegnato nel campionato di Promozione è da tempo un simbolo dell’anticamorra e proprio per questo motivo i poteri criminali lo hanno preso di mira più volte. Lo scorso agosto, pochi giorni dopo la rinascita della società, la prima avvisaglia: dallo spogliatoio spariscono gli scarpini dei calciatori, le maglie da gioco e i palloni. A settembre il secondo inequivocabile avvertimento: entrambe le reti delle porte bruciate. L’ultima ignobile incursione notturna nello stadio è del 1° novembre, quando le due panchine a bordo campo vengono distrutte.

 

https://www.facebook.com/NuovaQuartoCalcioPerLaLegalita?ref=hl

 

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SOS IMPRESA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE NEL PROCESSO CONTRO I PRESUNTI ASSASSINI DI DOMENICO NOVIELLO


SOS IMPRESA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE NOVIELLO

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A QUARTO PATTO DI LEGALITÀ, SCONTO DEL 50% A CHI INVESTE. BENEFICI PER LE IMPRESE E PER I LAVORATORI


QUARTO SCONTO A CHI INVESTE 11 11 2012

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POZZUOLI Lo sportello antiracket di SOS IMPRESA nel mercato ittico


POZZUOLI SPORTELLO ANTIRACKET NEL MERCATO ITTICO 04 11 2012

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Quarto senza pace: spaccate le panchine


QUARTO SENZA PACE NUOVO RAID 04 11 2012

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ANCHE A POZZUOLI, CON IL COMUNE, UNO SPORTELLO ANTIRACKET DI SOS IMPRESA


POZZUOLI SPORTELLO ANTIRACKET AL MERCATO ITTICO 31 10 2012

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Il “CALCIO CRIMINALE” di Pierpaolo Romani a Quarto


DUE INIZIATIVE A QUARTO

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Pierpaolo Romani a CM: ‘Vi racconto il mio Calcio criminale’


 

http://www.calciomercato.com/news/pierpaolo-romani-a-cm-vi-racconto-il-calcio-criminale-475656

19 ottobre alle 10:30

Quando il titolo dice tutto. ‘Calcio criminale’: c’è poco da aggiungere per introdurre il nuovo libro di Pierpaolo Romani, giornalista e presidente di Avviso Pubblico, l’associazione nata nel 1996 con l’intento di collegare enti e amministrazioni impegnate in buone pratiche e azioni concrete per promuovere una cultura della legalità. Il volume, edito da Rubbettino Editore e la cui prefazione è affidata al presidente dell’AiC Damiano Tommasi, ricostruisce la parabola discendente del nostro calcio, il lato oscuro del pianeta a forma di pallone, utilizzando atti giudiziari, documenti ufficiali, articoli di stampa e interviste.Calciomercato.com ha incontrato l’autore in esclusiva.
È innegabile che la liberalizzazione delle scommesse sugli eventi sportivi abbia spalancato una porta agli interessi della malavita…
‘Già, i tempi della schedina sono lontani secoli, oggi il mondo delle scommesse è cambiato radicalmente e le mafie si sono adattate. Attualmente su una singola partita si possono fare più di trenta diversi tipi di scommessa: chi tirerà il calcio di inizio, chi segnerà per primo, se saranno segnati più o meno goal di quelli stabiliti dal bookmaker, ovvero i cosiddetti over e under, ecc. Inoltre oggi si può scommettere in live, vale a dire mentre le squadre stanno giocando, e si può scommettere attraverso l’utilizzo di internet. Il mondo delle scommesse ha assunto un’importanza planetaria e tutto questo ha fatto aumentare enormemente il giro di denaro e ha reso più difficili i controlli. Per questo la criminalità organizzata ha deciso di investirci’.

In Italia, chi ne ha approfittato di più?
‘Certamente la camorra napoletana è quella che, tra le mafie nostrane, ha sviluppato una maggiore esperienza, un certo know how nella gestione illecita delle scommesse sportive. Nel mio libro racconto come a metà degli anni ’80 i boss Luigino Giuliano e Salvatore Lo Russo gestissero più di due miliardi a settimana attraverso il totonero. Oggi, secondo quanto emerge da alcune inchieste, i camorristi si sono comprati anche alcune agenzie e gestiscono una parte del mercato lecito delle scommesse’.

Nel libro si accenna anche all’inquinamento delle scuole calcio. Davvero il marcio riesce ad arrivare fino ai campionati giovanili, dove pure gli interessi economici sono minimi?
‘Le scuole calcio sono, innanzitutto, uno strumento per acquisire consenso sociale. Tanti genitori sperano che il proprio figlio diventi un campione e che la loro situazione economica cambi in meglio e in tempi rapidi. I padrini hanno intercettato questa domanda e si sono messi sul mercato: fanno i procuratori di alcuni calciatori, direttamente o mediante prestanome. Al di là di come andrà la carriera dei ragazzi, le famiglie che si sono rivolte ai boss maturano un debito con le cosche e questo debito dovrà essere risarcito facendo dei favori di natura illecita. Le scuole calcio, inoltre, sono dei bacini di reclutamento di giovane manovalanza criminale, nonché delle fabbriche di giocatori che, in futuro, possono essere adoperati per alterare il risultato delle partite. Un pentito di ‘ndrangheta ha parlato dei giocatori invisibili, come di persone che per conto della ‘ndrangheta operano nel mondo del pallone, da perfetti insospettabili’.

I tentacoli delle mafie si fanno progressivamente sempre più presenti nel nord Italia: è un discorso che vale anche per quegli interessi criminali che sono legati al mondo del calcio?
‘Certo. Nel mio libro racconto quanto accaduto alla Sanremese Calcio nel 2010, del tentativo del clan Lo Piccolo di investire in Veneto otto milioni di euro avvalendosi di un imprenditore che aveva interessi in una squadra di calcio della provincia di Padova. Da ultimo vorrei ricordare che nel maggio di quest’anno su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Venezia è stato arrestato l’ex presidente del San Donà di Piave Calcio, con l’accusa di aver partecipato ad una truffa ad un istituto bancario insieme ad alcuni camorristi per pagare gli stipendi arretrati dei calciatori e alcune sponsorizzazioni. Non escludo l’ipotesi che in futuro da territori come il Piemonte e la Lombardia possano emergere altri casi che testimoniano l’esistenza di un rapporto tra calcio e mafie’.

Senza contare che i gruppi malavitosi, talvolta, riescono a infiltrarsi anche nelle tifoserie origanizzate…
‘Nel 2008 l’allora presidente della Commissione parlamentare antimafia, l’onorevole Francesco Forgione, denunciò pubblicamente la presenza della ‘ndrangheta in diverse curve degli stadi, anche nel Nord Italia. Recenti inchieste giudiziarie hanno portato alla luce episodi che documentano come il rapporto tra il mondo della criminalità organizzata e quello di pezzi di tifoseria sia un fatto reale e molto pericoloso. Io credo che le società debbano attivarsi da subito per recidere questi rapporti e per impedire che alcuni loro giocatori abbiano frequentazioni con alcuni malavitosi e i loro parenti stretti. Questo a prescindere dalla costruzione degli stadi, un affare sul quale, com’è emerso dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, i boss hanno già puntato i loro occhi’.

C’è uno strumento legislativo che l’Italia, se volesse, potrebbe predisporre da subito per scalfire anche solo lievemente i legami tra calcio e criminalità?
‘Nel nostro ordinamento dovrebbe essere inserito il reato di corruzione tra privati: questo sarebbe un deterrente importante per affrontare il problema del calcioscommesse. Inoltre, come avviene per le imprese che intendono concorrere ad un appalto pubblico, anche per le squadre di calcio sarebbe utile prevedere una norma per cui chi si candida ad acquistarle e/o a sponsorizzarle dovrebbe presentare la certificazione antimafia. La stessa certificazione andrebbe presentata all’atto dell’iscrizione ai campionati. Infine andrebbe approvata una norma che, rispettando le leggi in materia di privacy, prevedesse la creazione di una banca dati nazionale in cui inserire i nominativi di dirigenti e giocatori che hanno commesso gravi reati. Queste persone dovrebbero essere obbligate a restituire il maltolto e a stare lontane dal mondo del pallone’.

Norme che restituirebbero all’Italia un minimo di credibilità a livello internazionale…
‘Va detto che l’Italia non è l’unico Paese in cui sono emerse gravi irregolarità a livello calcistico: anche la Germania, il Belgio, Israele e la Bulgaria, ad esempio, hanno avuto problemi con il calcioscommesse. Segno evidente che la corruzione e l’infiltrazione criminale nel mondo del calcio sono divenuti ormai un problema internazionale. L’Italia, tuttavia, è un Paese con tassi di illegalità troppo elevati: mafie, corruzione, evasione fiscale tengono lontano tanti imprenditori stranieri dalla nostra penisola, anche quelli che vorrebbero investire nel calcio. Per quanto concerne il mondo del pallone, il nostro Paese soffre quindi di una sensibile perdita di credibilità agli occhi della comunità internazionale anche in seguito a quanto sta emergendo dalle inchieste delle procure di Cremona, Napoli e Bari, un lavoro importante e necessario, che deve andare fino in fondo’.

In questo periodo si parla molto del Nuovo Quarto, la squadra sottratta al clan Polverino e mandata in campo come baluardo dell’anti-racket. Può essere un esperimento replicabile anche in altre zone ‘Italia?
‘L’esperienza della Nuova Quarto calcio per la legalità è un fatto estremamente importante e positivo che le autorità sportive, i tifosi e i cittadini onesti devono sostenere in modo robusto e convinto. Sottrarre alle mafie una squadra di calcio, uno strumento che esse utilizzano per acquisire e gestire consenso sociale, è un fatto estremamente significativo, anche dal punto di vista simbolico. Il gioco del calcio, se usato in modo onesto, pulito e intelligente, può fare molto per educare al rispetto delle leggi e della dignità delle persone. Questa è la sfida che abbiamo di fronte oggi. Questa è la partita che dobbiamo vincere’.
Germano D’Ambrosio

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IL MESSAGGIO DI PAOLO SIANI ALLA NUOVA QUARTO CALCIO


MESSAGGIO_SQUADRA_QUARTO_23SET2012

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SOSTENIAMO I CALCIATORI ANTI-RACKET


QUARTO ANTIMAFIA IN TRIBUNA PER LA SQUADRA ANTI RACKET 21 09 2012SOSTENIAMO TUTTI I CALCIATORI ANTIRACKET

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IL PRESIDENTE ABETE CONFERMA: LA NAZIONALE DI CALCIO SARA’ A QUARTO


PRANDELLI E GLI AZZURRI A QUARTO INTERV AD ABETE 20 09 2012

QUARTO RIFLETTORI DEI PM 20 09 2012

 

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QUARTO ANTIRACKET, IL GIALLO DELLE SQUADRE IN FUGA Striscione anti ultra violenti a Pianura e a Quarto


QUARTO ANTIRACKET GIALLO DELLE SQUADRE IN FUGA 2 19 09 2012

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Nuove disposizioni normative per il riconoscimento delle associazioni antiracket e antiusura


dm 223 del 30 novembre 2015 associazioni antiracket

LOGO RETE LEGALITA CAMPANIA

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RASSEGNA STAMPA


rassegna stampa

rassegna stampa

PONTICELLI VUOLE VIVERE_001 MANIFESTO ANTIRACKET PIANURA_001 (2) QUARTO ATTACCO ALL'ANTICAMORRA 19 03 2015_001 corriere di Pianura febb 2015_001 corriere pianura febbraio_001 la camorra liquida ma lo stato non ha vinto ancora_001 QUARTO IL COMMISSARIO INCONTRA LE VITTIME_001 QUARTO RACKET ALLOGGI POPOLARI QUARTO CLAN POLVERINO CHIESTE CONDANNE 14 03 2015

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L’Amico Giusto a Pianura


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Maria Gerarda Pantalone nuovo prefetto di Napoli


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Maria Gerarda Pantalone lascia Salerno e approda alla prefettura di Napoli. La nomina di Maria Gerarda Pantalone è stata decisa nel corso Consiglio dei Ministri del 24 dicembre su indicazione del ministro dell’Interno Angelino Alfano. Pantalone succede al prefetto Francesco Musolino.

Nata a Grazzanise (Caserta) il 22 luglio 1955, si è laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Napoli nel luglio del 1977 ed ha conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione forense, presso la Corte di Appello di Napoli, nel 1979. Il 1 marzo dello stesso anno, vincitrice di concorso pubblico, è entrata nei ruoli dell’Amministrazione Civile dell’Interno, assumendo servizio al Ministero dell’Interno. In quella sede le sono stati attribuiti, sin dall’inizio, rilevanti ed impegnativi incarichi, al servizio Stranieri, all’Ufficio del Vice Capo della Polizia «ove ha contribuito all’elaborazione di tutti i provvedimenti regolamentari ed amministrativi attuativi della legge n. 121/81», alla Direzione Centrale del Personale quale responsabile del Servizio Dirigenti e Direttivi della Polizia di Stato prima e del Servizio Ordinamento e Contenzioso poi. Dal 2 aprile 2012 è prefetto di Salerno. Il 24 dicembre 2014, è stata nominata prefetto di Napoli.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/14_dicembre_26/maria-gerarda-pantalone-nuovo-prefetto-napoli-f4291c8c-8d07-11e4-9519-dae285ba0497.shtml

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IL VICE MINISTRO DELL’INTERNO SENATORE FILIPPO BUBBICO IN VISITA A QUARTO


QUARTO 29 SETTEMBRE 2014

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Combattere il racket e l’usura per difendere l’economia nazionale


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LA FONDERIA DELLE IDEE – TAVOLO 6 – LEGALITA’


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